Ritorniamo al mio argomento preferito, il dualismo.
“L’uomo è due uomini contemporaneamente: solo che uno è sveglio nelle tenebre e l’altro dorme nella luce.” Kahlil Gibran
E’ fantastica la sensazione che ti riesce a dare l’aria di una serata d’estate. Passi da uno stato dormiente dovuto alla calura giornaliera a uno stato di iperattività. Un po come se quella doccia delle 20 e 30 fosse una transizione, come se un essere nuovo e totalmente differente uscisse fuori a reclamare la propria dose giornaliera d’aria di libertà.
Il passaggio è semplice: doccia, vestito, chiavi e via in auto direzione imprevista.
Il ritrovo è al solito posto, solita gente, solite chiacchiere. La decisione è data dall’inerzia. Qualcuno suggerisce Legnano. E Legnano sia.”Beviamo qualcosa?” “Andata”.
Si parcheggia, si cammina, si arriva in centro. Serata carina, smile, risate, un mojito, niente di particolare ma la solita compagnia speciale. Le ore scorrono, si fanno le 3:00. Come al solito non c’è limite al dolce “far-nulla”. Ai bordi del TheMode ancora si sprecano supposizioni filosofiche, paradigmi di vita e “N” pensieri improbabili.
Torni a casa, con la grinta di chi potrebbe star sveglio per giorni e spaccare il mondo, ti appoggi al letto e crolli in un sonno profondo, nemmeno ti avessero narcotizzato all’istante.
7:30 il cane reclama la pappa….noooo ti prego ancora 5 minuti…macchè non ne vuole sapere.
Ti alzi, fai tutto quello che devi fare e con lo sguardo mezzo chiuso ti dirigi alla stazione, per prendere quel treno (come sempre è una lotteria, non sai mai se lo prenderai o no) e andare così al lavoro.
A un certo punto suona il telefono e fai la cazzata più grossa della tua vita:RISPONDERE!
Ah ingenua! Non dovevi farlo, è una delle regole più importanti, mai rispondere la mattina presto al telefono perchè non sei in grado nè di riconoscere l’interlocutore nè di intrattenere una conversazione sensata. Eppure è una delle prime cose che ti insegnano quando nasci…
Una voce minacciosa e profonda dice: “PRONTO!”
Oddio eccola là…i miei occhi si sgranano O__O Cosa diavolo vorrà e soprattutto a quest’ora…Fletcher, Fletcher, non riattaccare, è peggio…affronta i problemi, se no la batteria del cellulare scenderà da 4 tacche a 1 perchè continueranno a richiamarti…Ok mi faccio coraggio: “Dimmi…” (e già mi pento di aver dato inizio a un dialogo senza via d’uscita).
La risposta non tarda ad arrivare, anzi, si fa strada con prepotenza nella cornetta nemmeno il mio interlocutore fosse fisicamente lì. Ed ecco che il seme dell’insinuazione sta crescendo, si dimena tra finto “chiacchiericcio pour-parler” e domande inopportune…poi si arriva al punto.
E lo sapevo, no dico, ma c’era bisogno anche di rispondere???Ma diamine non ho proprio capito un cavolo della vita. Se sbatto contro un muro non è che la volta dopo lo evito, nooo troppo facile…giù un altra craniata, mi sembra giusto -__-
X:”Eri a Legnano ieri?”
Oddio, Fletcher stai zitta chiudi il telefono e scappa…Non faccio in tempo a farlo che segue la frase: “No perchè pensavo fossi tu e….”
TU TU TU TU…ops l’ho fatto…ho riattaccato. Ed ecco la minaccia più grossa, l’invenzione più utile e più dereteria che l’uomo abbia mai inventato: WHATSAPP!
Mitico programmino che non ho ben capito come funzioni, l’avrà inventato la CIA sicuramente perchè permette a tutti di leggere se ricevi o vedi i messaggi, quando entri e lo utilizzi, un incubo insomma!
Brr-Brrr…eccolo vibra…leggiamo, sarà Tessa che ha bisogno sicuramente…è solo lei che a quest’ora può scassare…NOOOOO
Non è lei…minacce, insulti…ma si può fare questa vita alle 8:30 del mattino????
Ed ora il dubbio: eliminare o no Whatsapp????Messaggiare e inviare immagini gratuitamente a tutti i miei amici ovunque o sopportare i tentativi scimmieschi delle persone sfortunate che ti chiamano alle 7:30 del sabato mattina?
Ahhhhhhh che dilemma…..Ma ci sarà un modo per spegnerlo?Ah come sono IMBRANATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
A.A.A Ragazza imbranata cerca istruttore di Whatsapp per ripetizioni, astenersi perdi tempo, ben accetti insegnanti pazienti…molto pazienti vista la gravità della situazione a livello celebrale.